Non riesco ancora a farmene una ragione, ma pare che sia davvero giunta l’ora di mettere mano alla nursery che avevo allestito per Ricky e trasformarla in una cameretta da “grandi”.
Mi sembrano passate poche settimane da quando Marito dipingeva strisce color tortora sul muro mentre io cucivo ghirlande di bandierine in tonalità pastello ma.. evidentemente non è proprio così (ed altrettanto evidentemente io sto perdendo qualche colpo!)
Insomma, per farla breve è da settimane che oscillo tra la smania di collezionare idee e gli attacchi da mamma chioccia iper possessiva, della serie: “Ma come? Di già?? Non è possibile, il mio baaambiiiiiiiiiiinooo!!!”
So che forse non è l’approccio più corretto e razionale, ma prima di prendere qualunque decisione circa la disposizione dei mobili ho riflettuto attentamente sui colori che avrei voluto utilizzare. E credo proprio che la mia scelta ricadrà sull’abbinamento di grigio e blu.
Sì sì, grigio e blu (e già lo so, una montagna di stelle). Questo abbinamento mi trasmette energia e serenità; è maschile, delicato ma lontano dall’effetto baby.
Però si sa che i colori, soprattutto nel caso della camera da letto, devono essere scelti con cura non solo su basi estetiche ma per le sensazioni che trasmettono, influenzando lo stato emotivo e di conseguenza la qualità del riposo.
Ebbene, mi sono documentata. Grazie a Dalani ho scoperto qualcosa in più sui
colori della camera da letto: “
Gli accenti e le sfumature di blu nella zona notte conciliano il sonno, rilassano lo spirito e distendono i nervi” mentre il grigio
“è calmante e rilassante, come un grande letto comodo e accogliente”.
Urrà! A quanto pare ho scelto proprio bene!!
Colori confermati, posso buttarmi a capofitto nella parte che amo: la scelta delle decorazioni.
Nel mio cuore ci sarebbe posto solo per un mix&match di righe, stelle, pois e fantasie geometriche.
Ma (seppure con qualche resistenza, lo ammetto) capisco che in una cameretta di un bambino devono trovare posto le sue passioni, i giochi che preferisce. E allora mi sto sforzando di trovare un compromesso: se pupazzi, animaletti, draghi e dinosauri non possono proprio mancare, vorrei almeno utilizzarli con un po’ di stile.
Adoro l’idea di usare animaletti di gomma (ma anche dinosauri, mostri e – perché no – trattori e macchinine) per realizzare quadretti, appendiabiti o ferma libri in colori fluo.
Una cosa a cui invece non vorrei rinunciare, nonostante il cambio di camera, è la ghirlanda di bandierine di stoffa. La adoro, e lo ammetto: non ho alcuna intenzione di chiuderla in una scatola in fondo ad un armadio!
Sarebbe perfetta per delimitare un piccolo angolo lettura. E mi piace moltissimo l’idea di realizzare qualche mensola portalibri di tessuto, utilizzando magari qualche avanzo di stoffa rimasto dalle bandierine.
Ma il motivo che più di ogni altro utilizzerò per decorare la cameretta sono le stelle. Stampate sulla biancheria da letto, dipinte sulle pareti. Grandi, applicate su cuscini di felpa grigi e blu, o piccole e leggere come un mobile, perfetto da sistemare vicino al letto.
Mentre mi schiarisco le idee e cerco di dare un ordine logico a tutto questo vorrei/non vorrei, vi lascio un mini tutorial per realizzare ghirlande di stelle 3D: facilissimo, ma l’effetto è davvero strepitoso!
I passaggi sono così semplici che non servono spiegazioni dettagliate.
Per realizzare le pieghe io ho usato l’apposita punta della mia taglierina Fiskars, ma se non l’avete potete ripiegare semplicemente le stelle a metà magari aiutandovi con una squadra o un righello.
Post realizzato in collaborazione con Dalani
Francesca, o semplicemente Chicca. Innamorata di tutto ciò che riguarda la decorazione della casa e della tavola, le feste, la cancelleria e l’handmade.
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