Siete già stati contagiati dalla passione per il Marimo? Conosciuta anche come Alga Palla, quest’alga giapponese di forma sferica richiede pochissime cure, cresce molto lentamente ed è perfetta per decorare un angolino di casa con il suo fascino delicato.
Io ho trovato la mia Cladophora Aegagropila da Viridea, in una pratica confezione da 3 palline che devono semplicemente essere rigenerate immergendole in acqua (meglio se dopo averla lasciata decantare un po’).
Per ospitare il mio Marimo ho recuperato un barattolo di vetro della marmellata, che ho decorato con alcuni giri di corda all’imboccatura, in modo da nascondere le scanalature del tappo.
Il Marimo non richiede particolari cure, è sufficiente fare attenzione a non posizionarlo alla luce diretta e cambiare l’acqua periodicamente (circa 1 volta al mese): in quell’occasione è bene sciacquare con cura il contenitore e strizzare dolcemente l’alga.
Per far sì che durante la sua lentissima crescita il Marimo mantenga la forma sferica si può muovere leggermente l’acqua con un bastoncino di legno oppure il contenitore stesso, in modo circolare, simulando le correnti dei laghi in cui si trova in natura.
Il Marimo è accompagnato da una romantica leggenda giapponese: si narra infatti che due innamorati, ostacolati dalle famiglie, dopo essere fuggiti trasformarono i loro cuori in due Marimo e li gettarono sul fondo del lago Akai per vivere per sempre insieme. Quest’alga infatti può vivere in natura anche fino a 200 anni, con una crescita lentissima che non supera i 5-10 mm all’anno.
Post in collaborazione con Viridea
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